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Genova

Durante il tour guidato sarà possibile vedere gli affreschi di B.Strozzi con focus sulle 5 Famiglie che hanno abitato il palazzo. Sino al prossimo 17 agosto 2025, si potranno visionare i documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Genova, presenti presso il primo piano nobile di Palazzo Lomellino con una mostra-dossier ha lo scopo di celebrare l'anniversario della conclusione (o meglio interruzione) del ciclo di affreschi da parte di Strozzi. Il visitatore potrà ripercorrere, attraverso pannelli didattici, la storia del cantiere a partire della richiesta del committente (nel 1623) - Luigi Centurione (allora proprietario del palazzo) - fino alla vertenza che vide il committente insoddisfatto, il pittore inadempiente, il cantiere interrotto (1625), il ciclo dimenticato.... per arrivare poi alla riscoperta nel 2000

Presto a Palazzo Lomellino

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Sarà possibile ammirare il Giardino Segreto (condizioni meteo favorevoli), con la rigogliosa fioritura di agapanto, che permette di godere di alcuni scorci scenografici tra cui il percorso della galleria dei Cesari, con una prospettiva unica della Grotta di Adone che caccia il cinghiale, raccontando quindi anche con i suoi spettacolari spazi esterni la storia del Palazzo, le modifiche architettoniche e decorative apportate nel corso dei secoli.

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In occasione del 20° anno di attività l’Associazione Palazzo Lomellino intende proporre un CALENDARIO DI ATTIVITÀ ESPOSITIVE E DI INCONTRO

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Visita virtuale di Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova

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L'antica "Strada Nuova dei Palazzi" nacque per precisa volontà delle aristocratiche famiglie genovesi che, alla metà circa del Cinquecento, vollero di fatto costituire un proprio quartiere di magnificenza.

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Sabato 31 maggio 2025,  a Sassocorvaro Auditore  la cerimonia della 27° edizione del premio Rotondi, Salvatori dell’arte, 2025

Matteo Bruzzo, proprietario di Palazzo Nicolosio Lomellino riceve il riconoscimento dalle mani di  Giovanna Rotondi Terminiello, Presidente della Giuria.

La 27ma edizione del Premio Rotondi ai salvatori dell'arte  - prestigioso riconoscimento previsto dalla legge 111/2009 che prende il nome dal Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi che coordinò “l’Operazione salvataggio” dei principali capolavori dell’arte italiana nel Montefeltro marchigiano durante la Seconda Guerra Mondiale – ha visto tra i premiati nella sezione Mecenati Elena e Matteo Bruzzo, i quali si sono distinti per il recupero e la valorizzazione del cinquecentesco Palazzo Lomellino, nel cuore di Genova.

Dopo il ritrovamento di un inedito ciclo di affreschi di Bernardo Strozzi, hanno promosso un attento restauro e aperto al pubblico gli splendidi giardini storici della dimora.

Il palazzo è divenuto così il primo edificio privato inserito nei Rolli Days, contribuendo in modo decisivo al rilancio culturale della città e alla diffusione internazionale di questa importante iniziativa. 

Nella foto un momento della premiazione che si è svolta ieri nell’auditorium di Sassocorvaro Auditore, provincia di Pesaro Urbino.

Sul palco da sinistra: Salvatore Giannella, giornalista e ideatore del Premio, Giacomo Bruzzo, Matteo Bruzzo, che ricevono il riconoscimento dalle mani di Giovanna Rotondi Terminiello, Presidente della Giuria del Premio e fino al 1996 Soprintendente ai beni artistici e storici della Liguria e poi docente di tecnica del restauro presso l’Università di Genova.

 La 27° edizione, il premio nasce nel 1997, ha visto quali vincitori scelti dai giurati (trovate le motivazioni complete nell’invito allegato): Sezione MONDO - Jean-Baptiste Humbert, archeologo domenicano francese impegnato da 28 anni nella ricerca e difesa del patrimonio culturale di Gaza; Sezione EUROPA - Philippe Villeneuve, architetto, a capo del comitato scientifico che ha coordinato i lavori di restauro della cattedrale Notre-Dame di Parigi. Nel comitato erano presenti anche gli architetti italiani Carlo Blasi (fiorentino) e Claudia De Vescovi (veneziana); sezione I TA L I A - Filippo Demma, archeologo, dirigente del ministero della Cultura, attuale direttore del Parco archeologico di Crotone e Sibari. www.premiorotondi.it

Nella operazione che Pasquale Rotondi coordinò, sono stati messi in salvo dalla guerra e dalla ferocia nazifascista, circa 10 mila capolavori dell’arte italiana, ancora oggi ammirati nelle nostre città d’arte dai turisti di tutto il mondo. (www.premiorotondi.it).

Pasquale Rotondi (Arpino 1909 – Roma 1991) fu sovrintendente a Genova dal 1949 al 1961.

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